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Il 3 febbraio 1830 il Trattato di Londra rendeva la Grecia indipendente

Il 3 febbraio 1830 la Grecia dunque diventava indipendente anche se nella forma almeno, fu solo destinataria di questo avvenimento, stabilito, sancito e siglato da altri paesi.

Era il 3 di febbraio del 1830.

A Londra, i rappresentanti delle tre potenze vincitrici, il Duca Montmercy-Laval per la Francia, Lord George Hamilton Gordon Aberdeen per l’Inghilterra ed il Conte Lieven per la Russia, siglarono quel trattato che, dopo quello di pacificazione del 6 luglio 1827 (siglato sempre a Londra) ed il protocollo d’intesa del 1829, stabilivano, in sede definitiva, che la Grecia era uno stato libero ed indipendente.

Dopo la battaglia di Navarrino e la conseguente sconfitta turca, la creazione di un stato indipendente nella zona sud della Grecia sembrava realizzabile. Nel 1827, la Terza Assemblea Nazionale greca affidò il governo della nuova nazione a Ioannis Kapodistrias che arrivato in Grecia nel gennaio 1828. Accanto agli sforzi per porre le basi di uno stato moderno, Kapodistrias avviò trattative con le grandi potenze per dare una nuova costituzione allo Stato.

Nel marzo 1829, i ministri degli Esteri delle maggiori potenze firmarono il primo protocollo di Londra, in base al quale la Grecia diventava uno stato tributario autonomo sotto la sovranità ottomana, governata da un principe cristiano eletto e costituita da un territorio che comprendesse i bastioni dell'insurrezione greca, la Morea (attuale Peloponneso), la Grecia continentale e le Isole Cicladi.

Scontenti di restare sotto la sovranità turca, grazie all’azione diplomatica di Kapodistrias facilitata dalla vittoria della Russia nella guerra russo-turca del 1828-1829, la Grecia ottenne una revisione del protocollo nel 1830.

La Grecia con questo trattato sarà quindi completamente indipendente dell'Impero ottomano e Leopoldo di Coburgo-Sassonia (poi primo re del Belgio) verrà scelto come suo primo sovrano, anche se declinerà l'offerta. I confini del paese verranno determinati utilizzando le vie d’acqua presenti nel paese come frontiere naturali: il fiume Aspropotamos (o Acheloo) ed il fiume Sperchos che sfocia nel Golfo di Maliakos.

La Grecia dunque diventava indipendente anche se nella forma almeno, fu solo destinataria di questo avvenimento, stabilito, sancito e siglato da altri paesi. Lungo sarebbe stato ancora il cammino.

Così recitava parte del Trattato:

Art. 1
Grecia forma uno stato indipendente e gode di tutti i diritti politici, amministrativi e commerciali in completa indipendenza.

Art. 2

Confini [omissis]
Art. 3

Il governo della Grecia sarà monarchico ed ereditario per primogenitura, sarà dato a un principe che non può essere scelto tra quelli delle famiglie dei paesi firmatari il trattato di 6 luglio 1827, e porterà il titolo di Principe sovrano di Grecia. La scelta di questo principe sarà oggetto di comunicazioni e disposizioni successive.

Art. 4

Non appena i termini del presente protocollo saranno stati portati a conoscenza degli interessati, la pace tra l'Impero Ottomano e la Grecia verrà considerata ipso facto restaurata ed i sudditi dei due Stati devono essere trattati, per quanto riguarda il rapporto di libero scambio e navigazione, come quelli degli altri stati in pace con l'Impero Ottomano e la Grecia stessa.

Art. 5

Degli atti completi di amnistia saranno immediatamente rilasciati dalla Porta Ottomana e dal governo greco. L'atto di amnistia della Porta proclamerà che nessun greco - in tutta l'estensione del proprio territorio - può essere privato delle sue proprietà o molestato in alcun modo per la parte che ha svolto nell'insurrezione in Grecia. L'atto di amnistia del governo greco proclamerà lo stesso principio per tutti i musulmani o cristiani che si erano schierati contro la sua causa; resta altresì inteso che i musulmani che vogliono continuare a vivere nei territori e nelle isole assegnati alla Grecia e conservare le loro proprietà, possono invariabilmente godere con le loro famiglie di sicurezza completa.

Art. 6

La Porta Ottomana concede a quelli dei suoi sudditi greci che desiderano lasciare il territorio turco, un periodo di un anno per vendere le loro proprietà e lasciare il paese liberamente. Il governo greco lascerà la stessa libertà a quanti dalla Grecia vogliano trasferirsi sul territorio turco.

Art. 7

Ritiro forze militari [omissis]

Art. 8

Ognuno delle tre corti reali [Francia, Inghilterra e Russia] conserva il diritto garantito loro ai sensi dell'articolo 6 del trattato del 6 luglio 1827, al fine di garantire tutte le disposizioni e clausole di cui sopra. Strumenti di sicurezza, se del caso, saranno predisposti separatamente. L'azione e gli effetti di questi vari atti rendono. di conseguenza, il suddetto articolo oggetto di un successivo accordo tra le grandi potenze. Non ci sono truppe appartenenti ad una delle tre Potenze contraenti e non potranno entrare nel territorio del nuovo stato greco senza il consenso degli altri due firmatari del trattato.

Art. 9

Per evitare le collisioni che inevitabilmente potrebbero provocarsi nelle attuali circostanze tra i Greci e i Commissari Ottomani sulla posizione esatta del confine, quando si tratterà di definire sul posto i confini della Grecia, si conviene che questo lavoro sarà affidato a commissari francesi, inglesi e russi e che ciascuna delle tre corti reali ne nomineranno uno. Questi commissari, forniti di precise istruzioni, tracceranno la linea della frontiera seguendo il più esattamente possibile quanto stabilito nell’Articolo 2 di questo trattato, marcando la linea con pali e redigendo carte che, da loro firmate, verranno consegnate sia al governo ottomano che al governo greco. Essi saranno tenuti a completare il loro lavoro nello spazio di sei mesi. In caso di divergenza di opinione tra i tre commissari, un voto di maggioranza deciderà.

Art.10

Le disposizioni del presente protocollo saranno immediatamente portate all'attenzione del governo ottomano dai plenipotenziari delle tre corti che saranno fornite a tal fine dalla dichiarazione congiunta allegata. I rappresentanti delle tre corti in Grecia riceveranno anch’essi le stesse istruzioni.

Le tre corti si riservano di portare tali disposizioni in un trattato formale che sarà firmato a Londra, sarà da intendersi esecutivo di quello del 6 luglio 1827 e verrà comunicato alle altre corti d'Europa, con l'invito ad accedervi se lo riterranno opportuno.

Tag(s) : #indipendenza Grecia, #trattato Londra 1830, #Navarrino, #Kapodistrias, #Morea, #Aspropotamos, #Sperchos
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