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“…E bada, non dire mai a nessuno che non è libero, perché allora quello si darà un gran da fare a uccidere, a massacrare, per dimostrarti che lo è. Ah, certo: ti parlano, e ti parlano, e ti riparlano di questa famosa libertà individuale; ma quando vedono un individuo veramente libero, allora hanno paura.…”

Il DVD

Il DVD non presenta alcun particolare restauro anche se, a tratti, forse sarebbe stato un intervento da fare, specie nelle scene notturne che, digitalizzandosi, hanno messo maggiormente in evidenza la grana della pellicola. Al film comunque sono stati aggiunti sia un commento del regista Dennis Hopper, sia curiosi spezzoni dietro le quinte con un ulteriore commento di Peter Fonda. Nel 2009 è uscita anche la versione su Blu-ray. Il film è rimasto vietato ai minori di 14 anni.

Il film

Un film per alcuni aspetti difficile da capire da parte delle ultime generazioni se non interpretandolo unicamente come documento storico di una epoca che fu. Inoltre, la visione manifesta tutta quella semplicità tecnologica che al tempo era l'unica disponibile rendendo talune scene molto più da leggere e studiare, mancanti di quello spettacolarismo che oggi le avrebbe rese più palpitanti. La storia narra uno degli aspetti del movimento che coinvolse il mondo occidentale tra gli anni ’60 e ’70 nel nuovo e nel vecchio continente. Senza dubbio nacque negli stati Uniti e “Easy Rider” è una metafora di quel movimento, laddove la leggerezza del viaggio in motocicletta è strumento di quella libertà che quel movimento avrebbe iniziato a chiedere sempre più coscientemente in termini politici, sociali e di costume. D’altronde è un film che, forse per la prima volta, visto che è del 1969, mette a confronto, anzi, contrappone, le emergenti istanze “hippies” al conformismo ed al perbenismo radicati nelle province del Sud degli Stati Uniti, notoriamente più restie ad accettare ogni minimo evento in grado di scardinare lo status quo e l’ordine precostituito. La storia finirà in tragedia, una tragedia sulla strada, perpetuando il mito che contemporaneamente la letteratura di Kerouak ed in particolare il suo “On the road”, stavano costruendo. Ma è una tragedia che è non è casuale, è solo l’inevitabile risultato di un primo scontro tra due mondi talmente diversi che per incontrarsi avranno bisogno di macinare ancora tanta strada. Resta comunque un finale leggermente ambiguo per un aleggiante velo di retorica che allude alle allora recenti uccisioni di Kennedy e di Martin Luther King, anch’essi personaggi che proponevano cambiamenti radicali. La colonna sonora inoltre con brani dei Byrds, Jimi Hendrix, Bob Dylan, ed altri emergenti del tempo, inneggia a quell’evento mondiale che fu il concerto di Woodstock tenutosi proprio quell’anno.

Easy Rider DVD
Tag(s) : #Cinema e Documentari
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