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“…Fantasia rappresenta la nostra avventura più eccitante. Finalmente abbiamo trovato un modo per utilizzare nel cartone animato la grande musica di tutti i tempi e l'ondata di nuove idee che essa suscita…” (Walt Disney, 1940)

Il DVD

"Fantasia", nel DVD , oltre a presentare i sette pezzi nei quali era suddiviso l'originale filmato di animazione, è stato arricchito anche dal cortometraggio “Claire de lune” imperniato sulla musica di Debussy che fu, all’epoca, scartato per il film da Disney in quanto troppo lungo e che rappresenta un’autentica novità.

I brani

I brani che compongono “Fantasia”, uscito nel 1940, in realtà sono otto, se si vuole considerare anche l’introduzione, chiamata “Meet the Soundtrack”, ovvero l’incontro con la colonna sonora, dove un narratore spiega come il suono abbia potuto graficamente trasformasi in un’onda e da lì far partire tutto il processo dell’animazione legato alla musica. “Fantasia” era nato per evidenti ragioni commerciali ma, oltre queste motivazioni, vi era in Disney l’effettiva volontà di sperimentare un’idea che era maturata con il direttore dell’Orchestra Filarmonica di Filadelfia, Leopold Stokowski. Il connubio tra animazione e musica risultava un esperimento affascinante, perché la musica da mero accompagnamento diveniva protagonista, storia da illustrare, vicenda da narrare con l’immagine, fantasia da colorare. I brani, tutti preceduti da una brevissima introduzione del narratore sono sette. Il più caro a Disney era certamente “L’apprendista stregone”, realizzato sull’omonima musica di Paul Dukas, il cui interprete, Topolino, durante il suo apprendistato presso lo stregone Yen Sid (leggete il nome al contrario!) pronuncia un incantesimo che scatena una bolgia di secchi pieni d’acqua e di scope danzanti che, in un crescendo senza fine, rischiano di inondare tutta la scena. Gli altri brani, costruiti rispettivamente sulle musiche di “Toccata e fuga in Re minore” di Bach, “Lo schiaccianoci” di Čajkovskij, “La sagra della primavera” di Stravinskij, la “Sinfonia n. 6” di Beethoven, “La danza delle ore” di Ponchielli e “Una notte sul Monte Calvo” di Musorgskij, sono un susseguirsi di momenti comici e, nel contempo, carichi di un lirismo e di un’intensità espressiva che ancora oggi lascia stupiti. Il connubio tra musica e disegno era riuscito esaltando ed amplificando le caratteristiche dell’una e dell’altro, permettendo veramente alla fantasia di trasformare ippopotami in leggiadre danzatrici o i dinosauri in simboli della creazione, o ancora di risollevare demoni e fantasmi con una drammaticità degna del più crudo genere horror. Ma anche le iperboli più tese, così come talvolta un eccessivo incedere nella poesia, si ricompongono poi nel senso di appagamento che ci resta dopo la visione e l’ascolto di questo capolavoro. Osteggiato da una parte della critica perché considerato kitsch, il filmato venne poi con il tempo considerato una pietra miliare.

copertina del DVD Fantasia
Tag(s) : #Cinema e Documentari
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