Angelina Jolie, biografia e foto dell'attrice

Perfetta secondo quanto richiedono oggi i canoni del villaggio globale per essere una star. Bella, brava professionista, ricca e socialmente impegnata anche in veste ufficiale, Angelina Jolie, sta avvicinandosi a quella maturità anagrafica che sarà banco di prova per il suo reale talento artistico.

Figlia di Jon Voight, fece la sua prima apparizione in un film a fianco del padre a soli sette anni. Ma solo dieci anni più tardi sarò intraprendente attrice in “Hackers” e “Gia”, arrivando già nel 2000 a 26 anni a vincere il suo Oscar come attrice non protagonista nella pellicola “Ragazze interrotte”. Il rapporto con il padre non fu mai sereno, tanto che nel 2002 richiese ufficialmente il cambio del proprio cognome in Jolie. La sua fu una gioventù che risentì della separazione dei genitori, portandola ad assumere atteggiamenti da maschiaccio ed a manifestare un certo disagio con i propri coetanei. Riuscì comunque ad impegnarsi in studi presso scuole di drammaturgia e, dopo un inizio da modella, iniziò a girare i primi videoclip e ad ottenere le prime particine fino ai primi film importanti della metà degli anni 90. Gli anni fecero fiorire una persona dotata di un’incredibile femminilità quanto di una mascolina esuberanza che le furono congeniali nell’interpretare Lara Croft in “Tomb Raider” e “Tomb Riaider: la culla della vita” che la consacrarono a livello internazionale e, soprattutto al gran pubblico. Il successo di Lara Croft fu seguito a breve distanza da quello ottenuto in “Mr. E Mrs. Smith”, girato a fianco di Brad Pitt, suo attuale compagno. Da allora i film a cui ha partecipato la Jolie sono stati numerosi, ma forse nessuno tale da ritenersi un ottimo film. É solo recentemente, infatti, nel 2008, che con “Changeling” e poi con “The tourist” nel 2010, che ha ricominciato a cimentarsi in ruoli di un certo spessore, dopo aver passato un lungo periodo durante il quale sembrava che la sua collocazione nell’universo del cinema dovesse limitarsi alle pellicole commerciali, gettando al vento le premesse che aveva manifestato.

Tralasciando le vicende personali in merito a legami e figli, va invece messo in evidenza il suo impegno in campo sociale, sia come ambasciatrice dell’UNHCR (Alto commissariato dell’ONU per i rifugiati) per conto del quale si è recata in visita in Thailandia, Ecuador, Kosovo, Kenya, Sudan, Namibia, Tanzania, Sri Lanka ed altri luoghi ove l’emergenza per le popolazioni è alta. Memore forse di certi aspetti più difficili della sua adolescenza, sensibile al tema dei bambini, va senza dubbio lodata per aver profuso impegno in questo incarico in modo costante e serio, molto più di tante altre colleghe che spesso, avevano fatto di certi incarichi unicamente un’ulteriore vetrina pubblicitaria.